Karité, usi e costumi.
Spesso molti prodotti cosmetici di qualità contengono burro di karité, ma di cosa si tratta precisamente?
Il burro di karité è una sostanza al 100% naturale e vegetale, ricca di sostanze grasse, ricavata dai semi di una pianta africana, la Vitellaria paradoxa, nota anche come “albero della giovinezza”.
Trattasi di un albero africano, della famiglia delle Sapotaceae, dalle notevoli dimensioni che cresce nei terreni aridi della savana sub-sahariane e può raggiungere i 10 e i 15 metri di altezza, con un tronco di quasi 1 metro di diametro.
Per proteggersi dalle alte temperature, presenta una corteccia molto spessa e rami tozzi. Le foglie si presentano in forma allungata e possono raggiungere anche i 25 cm di lunghezza ed hanno una colorazione dal rosso ruggine al verde scuro.
I frutti, contenenti i semi di karité, sono delle vere e proprie noci e vengono raccolti e lavorati. Dai semi viene estratta una sostanza morbida di colore giallo chiaro e dal sapore dolciastro che viene utilizzata sia per usi alimentari che cosmetici.
La lavorazione dei frutti prevede differenti fasi.
La raccolta avviene nel periodo da giugno a settembre. Tolta la polpa, dopo aver prelevato i semi, si procede alla loro bollitura per poi farli essiccare. Tale operazione dura circa un mese.
Terminata l’essiccatura avviene la frantumazione del seme e la sua macinazione al fine di ottenere un composto pastoso. La pasta ottenuta viene miscelata con acqua, portata ad ebollizione e filtrata.
Terminati i processi si ottiene il prezioso burro di karité. Il processo può essere velocizzato ottenendo il burro attraverso una compressione meccanica.
Le donne africane lo utilizzano da secoli sia nell’alimentazione, come condimento per i cibi, sia nella cura della pelle e dei capelli.
Proprietà ed usi cosmetici del burro di karité
Il mondo occidentale conosce il burro di karité soprattutto per l’uso cosmetico, per le sue importanti proprietà emollienti, nutrienti, idratanti, antiossidanti, antirughe e per la ricchezza di vitamine A, D, E, tali da renderlo un perfetto alleato per cura della pelle.
Le donne africane lo utilizzano da secoli per la cura della pelle e dei capelli, considerando il karité come il frutto dell’albero della salute.
In cosmesi l’indicazione del burro di karité la si trova negli INCI con il suo nome scientifico: Buthyrospermum parkii butter o come Shea Butter.
Il Karité crea sulla pelle un film protettivo contribuendo ad idratarla e nutrirla, oltre che a proteggerla dagli agenti esterni quali il vento, il freddo, il caldo.
Viene efficacemente impiegato in:
– trattamenti viso (creme e maschere) per le sue caratteristiche antiossidanti, idratanti e protettive;
– trattamenti per il corpo (burro e creme corpo), per l’azione idratante e lenitiva, spalmato sul corpo dopo la doccia o sulle gambe, per agire contro le smagliature e cicatrici e per favorire la produzione di collagene rendendo elastica la pelle;
– in creme solari, per le proprietà protettive;
– nel burro cacao per le labbra.
Può essere impiegato per combattere le infiammazioni del cuoio capelluto come la psoriasi, le punture d’insetti per le proprietà antifiammatorie e per contribuire ad assorbire le smagliature delle pelle.
In piccole quantità, può essere impiegato sulle punte dei capelli, o in impacchi pre-shampoo o, a capelli già asciutti, in piccolissime quantità per fissare e lucidare i boccoli grazie alla sua azione riparatrice, ridando nutrimento al capello secco e disidratato.