
La lavanda
Cascina Cabasse ha scelto la Lavandula Angustifolia o Lavanda Vera, caratterizzata dal delicato profumo e da elevati standard di qualità, che la contraddistinguono da altre lavande e, soprattutto, dal lavandino, più comunemente conosciuto.
L’impianto di lavanda vera è nato nel giugno del 2015 in località Cabasse di Ceresole d’Alba (CN) – Piemonte, comune del Roero, su una estensione territoriale di circa una giornata piemontese pari a 3.810 mq.
La lavanda è una pianta alquanto rustica, ma necessita delle sue attenzioni per poter durare nel tempo. Presupponiamo che il nostro lavandeto possa mantenersi tale per circa una decina d’anni, poi occorrerà farne un altro. La coltivazione e la cura delle piante avviene con metodi di coltivazione naturali, senza l’ausilio di pesticidi e diserbanti chimici.
Il lavandeto si estende in file parallele con una distanza l’una dall’altra di 2 metri in modo da poter accedere facilmente anche con mezzi agricoli. All’interno della fila ciascuna pianta dista l’una dall’altra di circa 50 cm in modo che possa dar sfogo alla sua crescita.
Verso la fine del mese di giugno e l’inizio del mese di luglio, abbiamo potuto osservare il termine della piena fioritura ed il picco del tempo balsamico. Questo è il momento ideale per la raccolta e l’estrazione dell’olio essenziale.
Ma chi ci avverte del tempo balsamico?
Le api, i bombi gialli, i macaoni ed altri pittoreschi insetti che popolano il lavandeto come una metropoli, lo abbandonano all’inizio della sfioritura. Questo è il picco del tempo balsamico, è giunta l’ora di raccogliere i fiori e procedere con l’estrazione dell’olio essenziale.
L’olio essenziale si ottiene mediante la distillazione in corrente di vapore delle cime fiorite.
L’acqua riscaldata produce il vapore acqueo che attraversa la materia vegetale all’interno di un apposito contenitore, l’alambicco. Il vapore acqueo trascina con sé le particelle volatili che sono contenute nella materia prima, anch’esse sotto forma di vapore. Attraverso un processo di raffreddamento vengono ricondensate trasformandosi in acqua aromatica e olio essenziale che si separano per differente peso specifico.
Indicativamente il tempo medio di distillazione attiva varia da 1 a 2 ore.
Noi abbiamo a disposizione un distillatore dal volume di 250 lt che comporta una capacità di carico di fiori per circa 50/60 kg a ciclo di lavorazione.
La fase di caricamento e scaricamento dei fiori nel distillatore, il riscaldamento dell’acqua per la produzione di vapore, l’estrazione dell’Olio Essenziale ci impegna per un totale di 3 o 4 ore a ciclo di distillazione. Attualmente, durante il periodo di raccolta della lavanda, riusciamo ad effettuare circa 3/4 cicli di distillazione al giorno.
Ottenuto l’O.E. e definita la sua scheda di sicurezza, è possibile procedere con la creazione dalla nostra linea cosmetica.
I nostri migliori consigli per una corretta coltivazione
Terreno: la lavanda teme e non tollera la stagnazione idrica. Dunque è essenziale un terreno ben drenato. Assicurati che non vi siano ristagni se vuoi che la pianta duri nel tempo.
Posizione: soleggiata per garantire bei fiori e un buon profumo.
Spaziatura: mantenere una distanza tra le piante dai 40 ai 50 cm.
Messa a dimora: consigliabile mettere a dimora nel terreno i piantini tra l’inizio della primavera e la fine dell’autunno. Attenzione alle gelate tardive in primavera. In piena estate occorre fare attenzione alla siccità.
Irrigazione: la lavanda non necessita di tanta acqua. Occorre irrigarla almeno fino a quanto attecchisce bene nel terreno. Poi prospera in condizioni calde, soleggiate e secche.
Potatura: per mantenere la pianta nel tempo occorre sempre potarla entro la fine dell’autunno. Questo incoraggia i nuovi germogli ed aiuta a impedire che la pianta diventi spigolosa e legnosa. Non avere timore, taglia vigorosamente senza però andare sulla parte legnosa.